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(Da "Il Commercialista Telematico" 4-1-2016)

Prima che entrasse in vigore il Decreto Legislativo n. 81/2015, sul riordino dei contratti di lavoro, attuativo del Jobs Act, era possibile stipulare, legittimamente, contratti di collaborazione privi del “progetto” con coloro che percepivano una pensione di vecchiaia. Con il Jobs Act le cose sono cambiate: le collaborazioni con pensionati sono ammissibili esclusivamente se non presentano gli
elementi distintivi della subordinazione.
La cancellazione del contratto a progetto ha portato anche ad una rivisitazione di tutte le ulteriori collaborazioni che sono state così disciplinate dagli articoli 2 (vedi nota n. 1) [1]e 52 (vedi nota n. 2) [2] del suddetto decreto. In particolare, è stata contemplata l’applicazione della disciplina prevista per i rapporti di lavoro subordinati a tutti i contratti di collaborazione, qualora la prestazione erogata dal
collaboratore venga svolta in modalità esclusivamente personale, continuativa e le cui modalità di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi ed ai luoghi di lavoro.  ...continua a leggere "Jobs Act: Chiarimenti in materia di collaborazioni con soggetti pensionati di vecchiaia"

di Flavio Almerighi

LE COSE FUNZIONANO [1]

le trasmissioni proseguiranno
fino alle sei del mattino
con il Notturno dall'Italia.
Il vento non si abbasserà,
stanotte foglioline appuntite
secche scavalcheranno i nidi,
le donne dormiranno nude
ma non troppo,
lasciate senza amore,
passere su rami che non si sa
dove vadano a dormire
dopo l’arroganza del giorno.
Il buio profumerà di viola
galleggiando fino al soffitto
dove i sogni scoprono
la propria vertigine
nessuna protezione
ai monchi a mani giunte
ai ragazzi liberi di nessun futuro
agli inventori scarichi
del genio italico.
Qualche portiere di notte
forse, uscirà vivo

signore e signori
vi auguriamo una buona notte

[1] Terza classificata al laboratorio di poesia civile “I testimoni” tenuto da Valerio Grutt, direttore del Centro di poesia contemporanea dell’università di Bologna e da poeti Giuseppe Nibali e Patrizia Dughero