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Il DL n. 39/2024 è da subito noto come “Decreto Salva Conti”.
In primo luogo le "misure urgenti" finalizzate a limitare ulteriormente la cessione / sconto in fattura del Superbonus edilizio. Tra le altre disposizioni la proroga del cd "ravvedimento speciale", esteso alle dichiarazioni 2022, con sanzioni calmierate. Il tutto esaminato nella Circolare Seac del mese di aprile.

La legge di conversione del cosiddetto "Decreto Milleproroghe" è stata pubblica sulla Gazzetta Ufficiale, portando con sé conferme e novità rispetto alle previsioni iniziali del decreto. La circolare di marzo di Seac offre un'analisi dettagliata dei punti salienti. Importante evidenziare che la scadenza per l'invio all'Agenzia delle Entrate delle comunicazioni relative alla cessione del credito o allo sconto in fattura per le spese effettuate nel 2023, inerenti a interventi edilizi beneficiari della detrazione del 110% e ad altre iniziative che prevedono la possibilità di cedere il credito o ottenere uno sconto in fattura, è stata posticipata al 4 aprile, anziché mantenere la data originariamente fissata al 16 marzo.

Il concordato preventivo biennale, la cui introduzione è prevista a decorrere dal 2024, è stato oggetto della circolare del mese di dicembre, cui si rimanda per i dettagli. Le osservazioni che sono intanto emerse sul provvedimento, soprattutto sui tempi di comunicazione e adesione, sono state recepite e definite dal CdM. Le fasi della procedura sono ora commentate nella Circolare Seac del mese di febbraio.

Nell'ambito dell'ampia delega attribuita al governo per la riforma fiscale, è prevista l'introduzione, a decorrere dal 2024, del cd "concordato preventivo biennale". L'istituto ha le finalità di definire il reddito di impresa e di lavoro autonomo con un accordo con l'Agenzia delle Entrate e non più attraverso le risultanze contabili. Strumento da perfezionare, i tempi di adesione sono improbabili, ma efficace introduzione del procedimento, da parte di SEAC, nella circolare del mese di dicembre.

Le misure di sostegno per far fronte agli effetti degli aumenti dei prezzi del settore energetico sono state estese, nel recente DL nr. 34/2023, c.d. “Decreto Bollette”, al secondo trimestre 2023, pur in termini assai più contenuti. Il commento al provvedimento nella Circolare di SEAC del mese di aprile.