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Diramate dall'INPS le istruzioni on line per compilare e inviare le domande, dal 1 aprile 2020, per la concessione delle indennità previste dal DL 18 cd "Cura Italia", l'INPS ha fornito le prime indicazioni di carattere tecnico con il messaggio INPS del 26/3/2020 che prevede una serie di semplificazioni per l'accesso e per l'emissione del PIN dispositivo.

La Circolare INPS del 30/3/2020, l’Inps fornisce le istruzioni in merito all'indennità di sostegno a favore di lavoratori autonomi, liberi professionisti, co.co.co. e una serie di lavoratori subordinati.

Per accedere ai propri servizi, l'INPS ricorda anche nell'ultima circolare al paragrafo 6 , che il soggetto interessato deve essere in possesso di una delle seguenti tipologie di credenziali, da utilizzare anche per l'invio delle domande relative alle indennità collegate all'emergenza "Covid-19".
Se non si è in possesso dei servizi è possibile procedere con una modalità semplificata passando attraverso il portale dei servizi dell’Inps (sarà sufficiente la sola prima parte del Pin Inps).

  • PIN dispositivo rilasciato dall'Istituto (per alcune attività semplici di consultazione / gestione è sufficiente un PIN ordinario);
  • SPID di livello 2 / superiore;
  • Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Videata dal sito Inps per l'invio della domanda

Il Ministero delle Finanze ha istituito un'utile pagina web a chiarire più punti dei diversi provvedimenti finora emanati in campo economico. Le Faq sono raggiungibili a questo indirizzo

Il Governo, a sua volta, ha pubblicato sul proprio sito una serie di Faq di chiarimento delle restrizioni riguardanti le attività soggette a sospensione, quelle comunque esercitabili e in quale forma: #ioRestoaCasa

A seguito della recente emanazione del c.d. “Decreto Cura Italia” connesso all'emergenza sanitaria che ha interessato tutto il territorio nazionale, il Centro Studi SEAC ha predisposto un’edizione straordinaria della rubrica “info azienda” finalizzata ad informare la clientela dello Studio.

Le attività riconosciute come servizi essenziali sono contenute nell’allegato al Dpcm approvato nel tardo pomeriggio di domenica 22 marzo, con i relativi codici Ateco; potranno rimanere aperte fino al prossimo 3 aprile 2020. Il blocco delle attività scatterà da lunedì 23 marzo. Le aziende avranno eventualmente tempo fino al 25 per completare la chiusura.

Sono diverse le novità scaturite dall’intesa di oggi, 25/3/2020, tra Governo e sindacati sulle modifiche all’elenco delle attività produttive considerate indispensabili per il Paese, che possono continuare a rimanere aperte nel corso dell'emergenza sanitaria. Le novità sono contenute nell’allegato del decreto ministeriale con la nuova lista di attività essenziali, che corregge e integra il Dpcm del 22 marzo e che fa scattare dal 26 marzo la sospensione di attività per le produzioni non indicate nell’allegato al Dpcm. Mentre dal 29 marzo dovranno essere chiuse le attività non indicate nel nuovo allegato al decreto ministeriale. In entrambi i casi l’apertura è fissata per il 3 aprile.

Gli artt. 27, 28, 29, 30, 38 del DL 18/2020 (cd “Cura Italia”) riconoscono un’indennità di 600,00 euro per il mese di marzo 2020, non soggetta a IRPEF, tra gli altri, a queste categorie di soggetti: liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23.2.2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Ge­stione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS (artigiani; commercianti; coltivatori diretti, coloni e mezzadri), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. L’erogazione verrà effettuata direttamente dall’INPS. Dalle prime indicazioni dell’Istituto, a nome del suo Presidente, sembra che l’INPS voglia adottare sul sistema tipo “click day”, quindi una giornata dedicata, già la prossima settimana, attraverso una richiesta da inviare con modalità telematica. Questa procedura presuppone che le risorse stanziate sia limitate rispetto alla possibile richiesta; di conseguenza, si darà probabilmente precedenza alle domande arrivate prima e, una volta raggiunto il limite di spesa, non ne verranno accettate altro.
In attesa della circolare esplicativa, destano una certa perplessità, le anticipazioni dello stesso Presidente dell’INPS, secondo le quali la domanda per l’indennità si potrà inoltrare solo avendo a disposizione il Pin INPS. Chi non l’avesse è pertanto inviato a provvedere con la dovuta tempestività, confidando in una risposta celere da parte dell’istituto.
Si prevedono, infine, tempi relativamente brevi per l’erogazione, confidando che i primi accrediti potranno già esserci ad aprile.

Dopo le reazioni piovute nella giornata di ieri, il Governo si è affrettato a smentire l’ipotesi “click day” per la richiesta delle indennità di 600 euro prevista dal decreto “Cura Italia” a favore dei lavoratori autonomi, aggiungendo che la comunicazione fatta dall’INPS non riflette una decisione del Governo. L'INPS ha, intanto, diramato un primo messaggio, anticipando la pubblicazione di circolare operativa.