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Il concordato preventivo biennale, la cui introduzione è prevista a decorrere dal 2024, è stato oggetto della circolare del mese di dicembre, cui si rimanda per i dettagli. Le osservazioni che sono intanto emerse sul provvedimento, soprattutto sui tempi di comunicazione e adesione, sono state recepite e definite dal CdM. Le fasi della procedura sono ora commentate nella Circolare Seac del mese di febbraio.

Un buon 2024 a tutti.
La Legge di Bilancio 2024, da tradizione, introduce diverse novità di natura tributaria, alcune delle quali entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2024.
La prima circolare del nuovo anno di Seac offre una dettagliata analisi dei principali argomenti trattati.

Nell'ambito dell'ampia delega attribuita al governo per la riforma fiscale, è prevista l'introduzione, a decorrere dal 2024, del cd "concordato preventivo biennale". L'istituto ha le finalità di definire il reddito di impresa e di lavoro autonomo con un accordo con l'Agenzia delle Entrate e non più attraverso le risultanze contabili. Strumento da perfezionare, i tempi di adesione sono improbabili, ma efficace introduzione del procedimento, da parte di SEAC, nella circolare del mese di dicembre.

La riforma fiscale all'esame del Governo prevede, in linea di principio, una riduzione delle imposte dirette in caso di investimento in azienda del reddito prodotto. Tra le misure anche una maggiorazione della deducibilità di alcuni costi qualora si riferiscano, ad esempio, all'effettuazione di nuove assunzioni. La circolare SEAC del mese di novembre commenta un primo provvedimento, per l'esercizio 2024, proprio riferito a tale fattispecie.
Lo scadenziario del mese è notoriamente ampio, con l'autotassazione a fine novembre. Per talune categorie di contribuenti è possibile far slittare il pagamento dei tributi (no i contributi INPS) a metà gennaio.

La circolare SEAC del mese di ottobre commenta le disposizioni del c.d. “Decreto Proroghe” o "Decreto Energia", in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali. In realtà e in modo non consueto, un termine, quello dell'utilizzo in compensazione dei crediti d'imposta riconosciuti alle imprese per i rincari di gas ed energia elettrica (per il primo e secondo trimestre 2023) è anticipato al 16/11/2023.