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Il rinvio dei versamenti legato al fatturato di marzo e aprile

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 23/2020 cd "liquidità" e conferma le anticipazioni circa la prossima scadenza del 16 Aprile e del prossimo 16 Maggio. Queste sono, infatti, rinviate al ricorrere delle seguenti condizioni:
- per le imprese e i professionisti con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto, occorre una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 33% nel mese di marzo 2020 (o aprile 2020) rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta;
- per gli stessi soggetti con ricavi o compensi superiori a 50 milioni di euro nello stesso periodo, occorre una diminuzione dei ricavi o dei compensi di almeno il 50% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del precedente periodo d’imposta. Per ricavi e compensi è da intendere il "fatturato", un riferimento che semplifica la verifica da parte dei contribuenti, grazie all’introduzione della fatturazione elettronica (allo stesso modo facilita anche il compito per l’Agenzia delle Entrate che deve confermare agli enti Inps ed Inail l’esito dei riscontri effettuati per la legittimità della sospensione).
In tale circostanza, sono rinviati al 30 giugno 2020 i versamenti relativi:
- alle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che i predetti soggetti hanno operato in qualità di sostituti d’imposta nel mese di marzo;
- alla liquidazione dell’IVA di marzo;
- ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi INAIL per l’assicurazione obbligatoria, scadenti nel mese di marzo.
Resta invece l’obbligo di versare le altre ritenute alla fonte, in particolare quelle operate sui redditi di lavoro autonomo.
I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal medesimo mese di giugno 2020.
L’aspetto più delicato sul piano operativo è rappresentato dalla necessità di fare riferimento ai ricavi e ai compensi conseguiti nel mese di marzo 2020 e poi di aprile 2020, da raffrontare con i ricavi e i compensi dello stesso mese del precedente periodo d’imposta.

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